Riscaldamento globale minaccia caffè: l'Australia sarà la soluzione?

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I cambiamenti climatici minacciano le piantagioni di caffè. Entro il 2080 il caffè selvatico potrebbe essere estinto (foto di repertorio - Getty Images)
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Il cambiamento climatico potrebbe devastare le maggiori coltivazioni mondiali. Secondo l'organizzazione World Coffee Research la chiave di volta potrebbe essere la coltivazione nel paese australiano

Il riscaldamento globale minaccia i chicchi di caffè. Con l'aumento della popolazione nel mondo, la domanda della calda bevanda scura arriverà a raddoppiare entro il 2050. Ma nelle tazze potrebbe non esserci niente da servire a causa del cambiamento climatico, che rischia di rendere inutilizzabile gran parte delle terre nelle quali viene attualmente coltivata la pianta. La soluzione? Ricerca e sviluppo, che sembrano puntare il dito verso l'Australia.

Domanda in crescita

Come riporta il Guardian, Greg Meenahan dell'organizzazione non-profit World Coffee Research afferma che la domanda di caffè raddoppierà entro il 2050 e, se non si prenderanno provvedimenti, più della metà delle terre deputate alla coltivazione delle piante non saranno più sostenibili a causa dei cambiamenti climatici. "Senza ricerca e sviluppo - spiega l'esperto - nel 2050 il settore del caffè avrà bisogno fino a 180 milioni di sacchi in più rispetto a quelli che probabilmente avremo". Tutta colpa di eventi metereologici sempre più violenti, ma anche insetti infestanti e malattie legate alle piante. Per scongiurare il collasso produttivo, l'organizzazione sta portando avanti un trial internazionale, testando 35 tipi di caffè in 23 paesi del mondo, misurandone perfomance in climi differenti, includendo regioni mai associate a queste coltivazioni come l'Australia.

Test in Australia

Proprio qui verranno testate 20 varietà di piante da caffè, resistenti a varie condizioni climatiche. Oltre 900 piante saranno piantate nel mese di gennaio a Alstonville, nella parte settentrionale del New South Wales. In Australia non vi è traccia di malattie infestanti tipiche delle piante da caffè, come la ruggine da foglia (Hemileia vastatrix), oltre a parassiti e patologie gravi. Queste piaghe agricole si erano manifestate ad altitudini limitate dalla Tanzania all'Indonesia, a causa delle temperature troppo alte e delle frequenti pioggie. Quella australiana "è una condizione abbastanza unica rispetto alla maggior parte delle aree di produzione di caffè nel mondo", spiega il professor Graham King della Southern Cross University.

L'Australia e il caffè con meno caffeina

L'importazione australiana di caffè si aggira intorno alle 67.000 tonnellate (dati relativi all'annata 2011-12), a fronte di una produzione che si aggirava attorno alle 1.000 tonnellate. Molta strada c'è da fare per portare il prodotto interno a livelli accettabili. Inoltre gli esperti affermano che il caffè australiano ha dal 10% al 15% di caffeina in meno rispetto alla bevanda preparata con chicci d'oltreoceano. La ragione: i chicchi crescono in un ambiente meno stressato. Infatti la caffeina è un meccanismo di difesa attivato dalla pianta contro pesticidi e infestazioni.

Supporto alla ricerca

Tuttavia le condizioni climatiche australiane richiedono nuove varietà che possano adattarsi a microclimi mutevoli, più caldi e umidi, che attualmente stanno danneggiando piantagioni preesistenti. Per portare avanti la ricerca il World Coffee Research sta incoraggiando il Checkoff Program: le torrefazioni possono donare fino a 0,20 centesimi per chilogrammo di caffè per supportare la sperimentazione globale. Wendy De Jong, direttore del caffè presso Single O' ha annunciato che sarà il primo supporter della causa, importando un intero container di caffé "future friendly" dall'Australia. In generale ciò che le istituzioni globali temono è l'estinzione della bevanda importata dalle Americhe. Secondo Molly Harriss Olson, capo esecutivo di Fairtrade Australia, le ricerche in varietà più resistenti di caffè è cruciale perché entro il 2080 il caffè selvatico, zoccolo duro per sviluppare nuovi ceppi della pianta, potrebbe essere estinto.

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